
Comincia così l’articolo di Patrizia Capua su Repubblica Economia & Finanza incentrato sulla Presidente di Sirio S.p.A, Stefania Atzori. La giornalista ha saputo descrivere il carattere determinato di Stefania e la mission di SIRIO: dall’importanza dell’accoglienza alla valorizzazione dei prodotti a km zero, dalla cura dei clienti a quella dei dipendenti.
Dopo la laurea in Economia, Stefania ha messo la sua resilienza e la una tenacia, a dir poco invidiabili, a servizio di SIRIO. Il suo studio minuzioso dei vari bandi di gara ha permesso alla società di sfidare i grandi players nazionali nel canale delle autostrade e degli aeroporti.
I successi sono aumentati di anno in anno: i SIRIO BAR sono ormai arrivati a oltre 50 punti vendita negli ospedali di tutta Italia e i SIRIO GRILL sono diventati una presenza sempre più solida sulle autostrade del Paese. Dal 2006 il format La Ghiotta soddisfa ogni giorno una clientela internazionale all’interno dell’Aeroporto Marconi di Bologna. «Il potere, la leadership assoluta» continua l’articolo di Repubblica Finanza «è nata con capacità decisionale e assunzione di responsabilità, anche piantando i piedi. “Ho un carattere molto tranquillo – prosegue[Stefania] – frutto delle esperienze della vita, della mia fede, del mio cammino spirituale. Sono la più piccola di tre sorelle, mio padre è morto nel 2012, la mia migliore amica nel 2013. In quei momenti la mia forza è aumentata”».
Ogni giornata della Presidente comincia alle 6,30, con una passeggiata sui colli di Imola, nei dintorni di casa, accompagnata dal suo cane Akico, un akita inu americano di 6 anni che ama correre assieme a lei. Dopo una colazione veloce ma salutare si butta a capofitto nel lavoro: «inizia il via vai dei ragazzi, dal responsabile del controllo di gestione a quello delle risorse umane, “perché il confronto è costante. Anche se ora siamo una grande azienda, continuo a seguire direttamente l’amministrazione e la parte commerciale, l’analisi dei costi, le strategie, i budget, l’analisi delle gare che abbiamo in corso, formulo le offerte economiche. Con il mio socio ci confrontiamo sulle gare e selezioniamo i fornitori. Lui li incontra, sceglie i prodotti, le referenze, controlla e verifica gli ordini dei punti vendita”».
Quando le chiedono quali sono i punti di forza e quelli deboli di una donna manager, Stefania dice che vede solo i primi, anche se c’è ancora un «retaggio culturale per cui devono passare alcuni decenni prima che il nostro ruolo[quello delle donne manager] venga considerato un punto di forza nell’economia».
Essere madre e manager non è facile, ma «la fede mi ha aiutato. Sono stata catechista fino all’anno scorso, ho fatto tanti pellegrinaggi, sono stata a Gerusalemme, a Medjugorie, collaboro col Banco alimentare, il Cammino di Santiago me lo riservo per più avanti, vorrei fare tutto”».
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